Cosa sono e che caratteristiche hanno i popolamenti

La raccolta del Materiale di Moltiplicazione è effettuata entro popolamenti di chiara ed evidente origine naturale. Si intende con popolamenti naturali: 

I. fitocenosi forestali (boschi o formazioni boscate ad essi riconducibili, arbusteti, fasi di colonizzazione spontanea, margini boschivi anche laddove si prolunghino in bande boscate e/o siepi campestri in evidente continuità con il corpo principale del bosco) che a fronte di una valutazione esperta, abbiano evidente e chiara identità di habitat forestali e/o pre-forestali naturali;

II. alberi spaziati o isolati (in adiacenza o in prossimità ma non necessariamente in continuità con i boschi circostanti formati almeno in parte dalle stesse specie), costituenti la componente arborea di paesaggi agroforestali rappresentativi di un tradizionale uso del territorio, nei quali le piante arboree delle stesse specie della locale tipologia forestale, diradata in epoca storica, si presentano rade ed in sovrapposizione a praterie seminaturali (prati e pascoli arborati e boschi da pascolo) o, più raramente, a seminativi;

III. altri tipi di fitocenosi non forestali (vegetazioni erbacee) che, a fronte di una valutazione esperta, abbiano evidente e chiara identità di habitat naturali o seminaturali;

La raccolta del Materiale di Moltiplicazione può essere effettuata anche entro popolamenti artificiali purché si tratti di impianti:

IV. realizzati con materiale di moltiplicazione autoctono la cui origine sia da popolamenti naturali come sopra definiti: l’origine deve essere attestata da documentazione comprovante, secondo quanto stabilito da Veneto Agricoltura;

V. con almeno 20 piante per ciascuna delle specie oggetto di raccolta

Sono in ogni caso esclusi popolamenti appartenenti alle seguenti tipologie: alberature stradali e di parcheggi, sia in ambito urbano che extraurbano; ogni formazione vegetale o singola pianta riconducibile a “verde ornamentale” pubblico o privato; parchi e giardini. Eventuali biotopi (lembi di habitat) realizzati artificialmente con specie autoctone e ricadenti all’interno di parchi pubblici sono disciplinati come ai precedenti punti IV. e V.

Sono altresì esclusi prati artificiali risultanti da semine a fini zootecnici/bioingegneristici ecc., non riconducibili ad habitat seminaturali secondo quanto definito al punto III. né a popolamenti artificiali ammessi secondo quanto definito al punto IV.